giovedì 2 giugno 2011

JASMINE PIGNATELLI racconta...

Da non dormirci la notte!  Trovare una misura di bellezza per questa mostra, mettere in ordine le immagini mescolate che ho davanti la pupilla, combinare il linguaggio formale con la tensione espressiva.
Le opere che espongo inseguono un’ambizione: conquistare una 'visione', mettere a fuoco lo sguardo sulla soglia sempre ignota e carica di meraviglia dell’arte, raccontare il viaggio infinito della ricerca artistica, in bilico costante tra il mondo visibile e quello invisibile.
La  mostra e le opere, rappresentano una tappa di questa ricerca e, nell’esercizio di questa narrazione a tema, i Semi e le Radici si pongono come metafora di un mondo sotterraneo e vitale, origine di vita, che riemerge alla luce e alla vista attraverso quei segni, forme e indizi che ho fissato in materia.
La forza vitale di un piccolo Seme o di una tenace Radice, mi affascina. Immagino di raccontare il ‘mistero’ inseguendo la tensione, opponendo alla superficie levigata e bianca delle terre sigillate, l’asprezza terrigna del refrattario nero cotto ad alta temperatura. Bianco e nero, sopra e sotto, liscio e ruvido, curva e retta: tutte tracce, indizi di una qualche lontana Rivelazione che il mio sguardo interiore, opera dopo opera, aspira a comprendere.
Jasmine

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