le Opere

LE OPERE IN MOSTRA

Antonio Grieco: FIORI MECCANO
Sabine Pagliarulo: BAGATELLE
 Jasmine Pignatelli: SEMI e RADICI
  


 I Fiori del Meccano nell’officina di Antonio Grieco 

Viti, dadi, bulloni, rotelle e chiodi. Cosa hanno a che fare questi componenti con i Fiori? Nel Giardino Segreto di Antonio i Fiori, raccolti come in una siepe, si animano e si trasformano in una specie botanica ancora mai vista, mai scoperta, ancora mai nata e generata.



Come nelle possibilità del Meccano i Fiori, che sembrano costruiti con un cacciavite o con una chiave inglese, sono declinati in tutte le variabili possibili: Fiori che sbocciano, che sfioriscono, Fiori che spigano, che pungono, Fiori taglienti, Fiori sputafuoco, Fiori chiodati e bullonati.
I Fiori di Antonio Grieco suggeriscono quell’anello mancante tra natura e ingegneria: sembrano montati e smontati, scomposti e assemblati con chiavi, brugole e tenaglie. Ma tutto è tenuto insieme dall’elemento più antico, da ciò che fu in principio: la 'terra'. E da qui che nasce la natura poetica di questi Fiori, dall’incontro tra materia meccanica e materia naturale. E allora si capisce che il miracolo non sta nella composizione, nell’assemblaggio, nella componentistica, ma sta tutto nel sapiente controllo della materia, nell’atto generativo delle mani che modellano e che creano forma e vita.



 Bagatelle: delizie nel giardino di Sabine Pagliarulo 

Il lavoro di Sabine Pagliarulo è ispirato al Parc de Bagatelle, famoso giardino in Francia per le sue rose e caratterizzato da specchi d’acqua, fontanelle, ponticelli, pavoni in libertà, tempietti, contraddistinto da uno spiccato romanticismo che lo rende unico nel suo genere. La leggerezza domina questo paradiso che anche nel nome ‘Bagatelle’ spesso usato da MariaAntonietta è segnato da levità, delicatezza, dolcezza, frivolezza.



Ed è così il Giardino Segreto di Sabine, ricco di cose lievi, leggere, ma scrigno di delizie che sollecitano l’allegria, la gioia di vivere fino a perdersi totalmente nella bellezza seduttiva della natura.
Il giardino di Sabine Pagliarulo è vivaio di colori di profumi e di curiosità. Scopriremo boccioli  su cui libellule e farfalle si poseranno. Libereremo gli uccellini dalle gabbie e gli alberi si riempiranno di animaletti. Fontanelle, laghetti e specchi d’acqua invoglieranno al tuffo e la natura si risveglierà coralmente dal letargo invernale. Questa è la storia che Sabine racconta e la espone con un sottile filo di voce attraverso una materia potente quale è la ceramica, l’argilla, la terra. 


Sotto la superficie. Semi e Radici di Jasmin Pignatelli

C’è un mondo vitale sotto la superficie della terra. La poetica astratta di Jasmine Pignatelli prende linfa proprio dagli elementi primari di quel mondo vitale e invisibile: Semi e Radici, forme e connessioni che, così come generano e nutrono gli elementi della natura, allo stesso modo ispirano le forme libere della scultura.
Il Giardino Segreto di Jasmine mira in realtà ad essere un "giardino rivelato” dove le forme celate e invisibili emergono alla luce e alla vista.


Quello di Jasmine Pignatelli è un lavoro che, come per la forza vitale della natura generata dalla potenza di un piccolo Seme o di una tenace Radice, nasce dalla tensione, dal contrasto tra i materiali utilizzati nelle opere. Forza e potenza prendono vita dal conflitto tra la superficie levigata e bianca delle terre sigillate e tra l’asprezza terrigna del refrattario nero cotto ad alta temperatura. Bianco e nero, sopra e sotto, liscio e ruvido, visibile e invisibile: così si manifesta il mondo dei contrasti nascosto sotto la superficie.


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